L'ultimo Petalo di Speranza
by Laura
Capitolo 5
"Dov-dove sono?" Una lieve luce offuscata urtò i sensibili occhi di Kuririn. Qualcosa continuava a martellargli la testa, ma cosa? Un dolore incessante. "Finalmente!!!!" Un urlo di gioia riecheggiò per tutto l'ospedale, perché era proprio li che, a quanto pare, la scena si svolgeva. Kuririn vide Buruma, Gohan, Yamcha, Lunch, Chichi, Goten (finalmente nato!), Puar, Ooloong, Roshi…… Tutti che lo fissavano, quasi fosse un' opera d'arte. 'D'opera d'arte ho poco ' pensò il ragazzo, intontito, poi fece per alzarsi.
"Ahhhhhh!" un urlo quasi disumano. "Oh mio Kami, Kuririn, stai fermo! Altrimenti potresti farti male sul serio! Solo in quel momento Kuririn realizzò di come le cose stavano veramente: era fasciato da capo a piedi, tutto, tranne il braccio sinistro. "Ma, com---" "E' stata Juuhachi-gou" Disse Muten Roshi con aria solenne "Quando sono uscito, perché ho sentito urlare, c'eri tu, sdraiato a pancia in giù, e Juu ti stava calciando, e mentre tirava calci sul tuo corpo inerte piangeva, finchè non si è sdraiata su di te, singhiozzando più che mai, non so chi mi facesse più pena, te o lei" Nessuno osò aggiungere nulla per cinque minuti. "SU SU! Non facciamola così tragica! Sto benissimo adesso!" Kuririn, come al solito, cercava di tranquillizzare tutti "ma, spiegatemi solo una cosa" disse mentre tutti prendevano posto sulle sedie presenti nella stanza "dov'è ora?" "Chi, Juu-chan?" chiese Yamcha "E' giù che piange, a quanto pare non mangia nulla da giorni, dovresti parlarle" continuò Lunch "Gohan, vai giù a chiamarla, su!" Chichi cercò di convincere suo figlio. Mentre Gohan scendeva, Kuririn chiese notizie di Tenshinhan. "Oh, non è potuto venire, ma devi scusarlo, gliel'ho detto io, deve lavorare, non siamo in una situazione economica particolarmente favorevole, scusa" si scusò Lunch, testa china e mani in grembo. "Ma cos'hai per la testa, ragazza?Come potrei mai prendermela con Ten? Lui è sempre stato con me nei momenti di bisogno! Mi basta solo sapere che sta bene." Sorriso! Juuhachi salì. Silenzio Aveva gli occhi rossi e gonfi, le guance striate di lacrime.
Portava un vestito bianco cinese, come quello di Chichi, deve averglielo prestato, apologizzò Kuririn. Nonostante l'espressione piena di dolore Juuhachi-gou era di bellezza incommensurabile, come sempre. "Potete lasciarci soli?" chiese a testa bassa quasi sibilando. Tutti lasciarono la stanza in silenzio. Lacrime "Juu-chan, non piangere…" 18 cominciò a singhiozzare più forte, pugni serrati, testa china, fino a che si accasciò sul torace, anche se dolorante, di Kuririn. Cominciò a piangere più forte che mai, chiedendo scusa tra una lacrima e l'altra. Quando Juuhachi girò la testa cercando di guardare il dolce viso di Kuririn egli la ricambiò con un sorriso. Le alzò il viso con la mano e le asciugò le lacrime con il pollice, proprio come in un film (nota dell'autrice: beh…. Scusatemi ma non mi è venuto in mente nulla di più romantico…^_^'''). "Juu-chan, non devi piangere, tutti abbiamo reazioni irrazionali nei momenti in cui ci sentiamo, come potrei dire, smarriti" Juuhachi-gou abbracciò il ragazzo ancora più forte, sentendosi sollevata dalle sue parole "sai, Buruma ricostruirà Juuroku" disse l'androide senza guardare in faccia Kuririn "ma tu come stai?" "Beh, non posso dire di essere la Salute in persona, però mi rimetterò presto, dato che mi dimetteranno dopodomani" Un bel sorriso idiota "Sono contenta" rispose 18, sempre con il viso sprofondato nelle coperte d'ospedale "senti" continuò "Se non ti dispiace vorrei rimediare a ciò che ho fatto" "Ma Juu-chan, non serve ch…." "Lasciami finire"
Lo interruppe "Voglio fare in modo che tu ti riprenda e, dato che Juunana ha trovato una casa in cui abitare, io avrò tutto il tempo e lo spazio per occuparmi di te" Juuhachi-gou cominciava lentamente ad alzarsi Kuririn era diventato paonazzo. Due giorni dopo, alla Kame House…… "Kuririiiin!" strillò una voce femminile molto familiare "devi sempre chiamarmi quando ti alzi!!!!! E se cadessi???? Sei uno sconsiderato!" Era davvero strano, Juuhachi era cambiato in modo incredibile, non era più il cyborg freddo e spietato, apparentemente senza sentimenti, ma una giovane ragazza bisognosa di dare e ricevere affetto. Naturalmente solo in presenza del giovane Kuririn. I giorni passarono, Kuririn qui e Kuririn li, a proposito di Kuririn, lui non si era mai sentito più in imbarazzo di allora. Era davvero terribile il modo in cui Juuhachi-gou si impicciava degli affari suoi, a momenti voleva anche fargli la doccia! Muten Roshi non credeva ai suoi occhi. 'Kuririn è stato mio allievo da quando aveva tredici anni, è cambiato moltissimo. È un ragazzo dal cuore d'oro, non ci avrei mai creduto la prima volta che lo vidi. Era solo un ragazzino dal passato incerto, ma la sua infanzia non deve essere stata molto bella, non ne parla mai e ogni volta che qualcuno prova a fargli sputare qualche parola cambia argomento. Ma Juuhachi-gou è intoccabile.
Adesso si sta per fortuna riprendendo, ma gli devo dire di radersi la barba. Mi sembra un punk. Invece i capelli gli stanno bene. È vero, forse neanche così è un uomo bellissimo, però è un amico fantastico e una persona squisita. Mi sento vecchio a pensare queste cose, ma non posso farci niente. Molto spesso le persone con un look ammirabile sono false e poco oneste, non se ne importano degli altri, sfruttandoli. Trovo che ci dovrebbero essere più persone al mondo come il mio allievo, pronte ad aiutare tutti, senza vantarsi e vivendo nella modestia ' i pensieri dell'anziano vennero interrotti dal suono del campanello. "Chi è?" fu Kuririn a rispondere, probabilmente era riuscito a scappare dalle grinfie di Juu. "Sono Buruma!!" disse una voce "Apri, su!" Kuririn aprì "Prego, accomodati" Buruma notò subito come il look del ragazzo fosse cambiato, e anche come si fosse ripreso: aveva solo un braccio fasciato. Indossava pantaloncini corti ed era senza maglietta, cosa che evidenziava il suo muscoloso torace. Aveva capelli corti, di circa cinque centimetri, tutti scompigliati dal gel, la solita barba incolta che da poco caratterizzava il suo viso e portava gli occhiali, fini e sportivi. Buruma ne rimase stupita "Kuririn, porti gli occhiali?" chiese perplessa "Solo per leggere" Rispose Kuririn facendo un sorriso a trentadue denti e accompagnando la ragazza nel salotto della casa. Intanto Juuhachi preparava un thé, dato che era convinta avesse poteri guaritivi.
Qualcuno doveva toglierglielo dalla testa. Quando uscì trovò Kuririn e Buruma che discutevano allegramente e, anche se non riusciva a spiegarsene la ragione, si sentì un po' gelosa. "Ah, Juu-chan, carissima" Iniziò la donna dai capelli blu, alzandosi "Ho buone notizie per te. Juuroku è stato completato. Ti va di venire insieme a questo giovanotto domani per assistere all'attivazione?" chiese la ragazza puntando Kuririn. "Sarebbe fantastico" replicò l'androide freddamente, appoggiando la teiera sul tavolino giapponese del salotto. "Beh, allora vi aspetto" "Fermati, ragazza, non ti fermi per il thé?" "Avrei tanto voluto ma vedo che siete già impegnati voi due! Baci, ciao!" Concluse Buruma sbattendo dietro di se la porta d'entrata. I due ragazzi si guardarono. Colorifici avrebbero pagato milioni per poter ottenere il colore delle guance di Kuririn in quel momento. 'Beh, penso che Buruma abbia avuto ragione ' Questo fu il pensiero che 'afflisse ' Juuhachi-gou per tutta la serata e la mattinata seguente.