L'ultimo Petalo di Speranza

by Laura

Capitolo 7

Nessuno avrebbe potuto dire che qualcuno abitasse li, alla Kame House, c'era troppo silenzio. Muten Roshi aspettava con impazienza il ritorno del suo discepolo, per dargli la notizia dell'inaspettata visita che lo attendeva. Il maestro sentì un'aura avvicinarsi, era debole e triste. 'Non può essere Kur..' "Kuririn! Eccoti arrivato! C'è qualcuno che ti aspetta di sopra nella tua stanza…" Muten sembrava davvero imbarazzato, e Kuririn non riusciva a capirne il motivo "C'è qualcosa che non va, maestro?" "GLOM" Kuririn salì le scale silenziosamente, non più pensando all'ospite, ma a già sappiamo chi. Appena entrato in camera sua incontrò Maron, la sua 'vecchia' ragazza, sul suo letto "Maron, cosa ci fai qui?" chiese Kuririn, senza nemmeno guardarla ma sistemando le sue cose sulla scrivania "Avevo solo voglia di vedere il mio amore!" Esclamò la ragazza dai capelli blu "COSA???? Io, il tuo amore??? Ragazza mia l'ultima briciola del tuo cervello dev'essere volata via come tutto il resto!!!!" "Dai, Amore, so che lo vuoi anche tu……. Disse Maron. Aveva appena perso la persona alla quale più teneva al mondo, non poteva sopportare questo affronto. "E-ESCI DA CASA MIA! ADESSO!!!!!!" Maron non se lo fece ripetere due volte, quei pugni serrati e le braccia lungo i fianchi rendevano Kuririn davvero spaventoso. La ragazza raccolse le sue cose e uscì dalla stanza sempre guardando che Kuririn non faccesse nulla per inseguirla.

Il giorno dopo Juuhachi-gou era alla ricerca della Kame House, ma per fortuna la cosa non durò troppo a lungo, dato che Juuroku-gou le aveva dato le coordinate. Erano le nove e mezza di sera quando Juuhachi raggiunse la casetta, bussò e Roshi venne a risponderle. "Juuhachi, cosa ci fai qui?" chiese il maestro con gli occhi spalancati per lo stupore "Cerco Kuririn" rispose Juuhachi "Dimmi dov'è" "Beh, ecco, lui e tutti i suoi amici sono andati al "night pub" chiamato "Eroi" a Satan City" "Cosa?" "Beh, tutti volevano festeggiare la vittoria contro Cell, così anche Kuririn è stato invitato" Juuhachi-gou già volava alta fra le nuvole. "Però, è davvero la più bella ragazza che abbia mai visto" Muten Roshi era ritornato quello di sempre Al pub erano andati praticamente tutti, tranne Chichi e tutti i minorenni facenti parte della banda. Quando Juuhachi-gou entrò non fece fatica a trovare i primi componenti; Buruma era assieme a Bejita, anche se quest'ultimo tentava di fare sempre il duro questa volta si lasciava coccolare dolcemente dalla sua bella compagna, Yamcha era con la sua ultima ragazza, Tenshinhan se la spassava con Lunch, e c'era anche Piccolo con loro, ma stava in un angolo zitto a meditare. C'erano tantissime persone in quel luogo, ballavano tutte al ritmo di una musica dance fracassante, spesso ubriache. Di Kuririn nessuna traccia, per ora. Juuhachi andò avanti a cercarlo, finche lo vide: non poteva non notarlo, era il ragazzo più basso di tutto il locale. Era seduto ad un tavolo, in un angolo, e bevevo qualcosa.

Quando l'androide lo vide bere un'altra sorsata direttamente dalla bottiglia, una freccia di pietà le trafisse il cuore. Era li da solo, per non disturbare i suoi amici con il suo peso di sofferenza (" oh, Kuririn, pensi sempre prima agli altri che a te stesso") Kuririn, come dicevo, era lì, da solo, a meditare sulla sua sfortuna con le donne, con la donna, la donna che avrebbe potuto essere quella della sua vita. "Un altro Smirnoff prego" ordinò Kuririn. Gli venne subito portata l'ordinazione Anche se ciò che Juuhachi vide sul tavolo di Kuririn, sette bottiglie di Smirnoff e due lattine di birra vuote, non le fecero pensare ad una bella serata, ella si avvicinò all'uomo, al suo uomo. "Vedo che anche a te piace lo Smirnoff Ice" disse con voce seducente "Juu-juu-chan!" cominciò Kuririn, anche se nel suo stato di ebrezza non riusciva a capire bene cosa stesse succedendo "cosa ci fai qui?" "Sono solo venuta a farti compagnia con un bicchiere" La serata andò avanti, i due ordinarono quante bottiglie di Smirnoff il loro portafoglio permetteva, e si ubriacarono per bene, ma questo non conta, erano insieme, e ciò li rendeva felici. "Kuririn, n-non sapevo che tu fumassi" cominciò Juuhachi-gou, vedendo, anche se sfocatamente, i mozziconi di sigaretta nel portacenere del tavolo "Beh, solo quando sono nervoso, a dire la verità, è un vizio che mi porto avanti da tempo ormai"

La musica degli Eiffel 65, "Move your body", cominciò, ed entrambi ebbero un'immensa voglia di ballare. Si alzarono e Juuhachi-gou cominciò a muoversi in modo così sensuale che Kuririn, già non stando bene a causa dell'alcol, a momenti perse i sensi e l'abbracciò alla vita, stringendo il suo corpo contro il suo, fino a che il seno della ragazza non gli toccò il petto. "Juuhachi-gou ti ho mai detto quanto ti amo?" disse Kuririn, con la voce tipica da ubriaco fradicio "No, ma già lo sapevo. E tu, tu lo sai quanto ti amo?" "No" "Beh, ti amo più di, più di… qualsiasi altra cosa al mondo e ti voglio sposare" I due si baciarono con passione per almeno cinque minuti, poi Kuririn fermo la sua compagna "Sai come siamo riusciti a restare insieme?" Le chiese dolcemente "Si, amore mio" Gli rispose sorridendo Tutto attorno a loro era come svanito, si sentivano in paradiso. "Ci siamo aggrappati all'ultimo petalo di speranza"

Lord Kuririn, Laura

<< Fine >>

 

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