Intervista
ad Akira Toryama (2)
Questa
intervista è stata fatta ad Akira Toryama da un giornalista
giapponese
Giornalista:
mi piacerebbe farle domande riguardanti soprattutto il suo lavoro
grafico. per esempio, ho l'impressione che quando ha iniziato a
disegnare DSragonball si sforzasse di utilizzare uno stile che fosse
differente da quello di "dottor Slump & Arale", la
serie che aveva realizzato prima.
Akira
Toryama: si, è vero. Non mi piace lavorare sempre con lo
stesso stile, e in genere lo modifico per adattarlo alla storia.
Tuttavia, se adesso mi chiedessero di disegnare con lo stile di
Dottor Slump, sarei in grado le stesse forme arrotondate. Alla fine
di DragonBall mi interessava maggiormente pensare all'evolveris
della storia che al disegno in sé, e così non mettevo nelle mie
pagine la forza che avevo agli inizi.
Più la lotta era accanita,
e più le linee diventavano stilizzate e il tratto sincopato. Non
mi piace disegnare sempre alla stessa maniera: in realtà sono un
po' capriccioso. Quando leggo la lettera di un fan che mi dice:«Mi
piaceva più come disegnavi prima» penso:«Allora adesso disegnerò
in modo ancora più spontaneo». [ride]
All'inizio non avevo
molta confidenza con le scene di lotta, perché in realtà non avevo
mai fatto disegniin cui c'erano molti movimenti; ero più che altro
un illustratore. Per questo motivo, ho avuto molte difficoltà a
disegnare in primo torneo Tenkaichi.
Giornalista:
sappiamo che nel suo studio non ci sono modelli. quando ha disegnato
le sue prime scene di lotta si é ispirato a qualcosa in particolare
?
Akira
Toryama: bè... non mi
ricordo molto bene, però posso dire che copiare dagli altri non
è nel mio stile. [ride] É possibile che ricordino delle scene di
lotta che ho visto tanti anni fa. In realtà, credo che siano i film
a darmi degli spunti, mi è sempre andare al cinema.
Giornalista:
vede ancora molti film ?
Akira
Toryama: no, veramente
non vado al cinema da quando è nato mio figlio. Però ho registrato
su videocassetta la maggior parte dei film stranieri che hanno trasmesso
in TV, di qualunque genere essi fossero. Di solito metto su un film
mentre lavoro, ma coi sottotitoli, altrimenti non riuscirei a disegnare.
[ride] In questo modo posso lavorare, e quando dai suoni intuisco
che sta succedendo qualcosa di interessante do un'occhiata. A volte
ho davvero voglia di guardarmi un film, quindi lo guardo con attenzione,
e in genere mi diverto già appena inizia.
Giornalista:
qualcuno di questi film l'ha ispirata per dragonball?
Akira
Toryama: no, non credo proprio. Generalmente, le loro tematiche
non sono applicabili alla storia di DragonBall, però possono avermi
ispirato nel modo di presentare le cose, nell'aspetto visivo. Per
esempio, nel caso delle esplosioni, non è semplicemente «Boom!»,
ma prima si vede una luce, e il suono - «Boom!» - viene dopo.
Giornalista:
questo tipo di narrazione cinematografica é abituale nelle scene
di lotta.
Akira
Toryama: per questo,
mi ispiro molto anche al ritmo che hanno le scene di lotta nei film
di Jackie Chan. Poi utilizzo dei modelli quando devo disegnare una
macchina o un aereo. In questo caso i modellini sono molto utili,
perché se per esempio bisogna disegnare una macchina, permettono
di guardarla da tutte le angolazioni. .
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